Bellezza e' Bruttezza Bruttezza e' Bellezza
Relazione di Ricerca e Creazione di Fine Corso
Dottorato in Belle Arti (Master), Specializzazione Artigianato, campo ricerca Ceramiche
Universita' delle Belle Arti di Tama, Japan
Foto: Speranza dell'Ombra (sinistra)/2010/Ceramic, Glass/W23×D22×H43cm
Ombra della Speranza (destra)/2010/Ceramic, Glass/W23×D17×H28
Perche' l'uomo separa "Bellezza" e "Bruttezza"? Perche',inoltre, nonostante si persegua la bellezza si viene attirati dall'incomprensibile e l'orrendo?
Tali fragili valori e forti pregiudizi sono presenti in ogni persona.
"Bellezza" e "Bruttezza", "Bene" e "Male", "Paradiso" e "Inferno"; si cerca sempre di facilitare la nostra comprensione del mondo circostante utilizzando concetti polarmente opposti.
Io sono dell'opinione che dietro questo mondo di opposti, creato dall'uomo, si celi una potente negazione del se'.
L'esistenza di un "Io", che esprime "negazione" nei confronti della piu' piccola quotidiana "decisione".
Potrebbe apparire come una cosa trascurabile; reputo pero' che per l'uomo, la cui vita consiste in una successione di istanti,
queste "piccole decisioni" sono come cellule che costituiscono il proprio Io.
Tutto cio' che accade all'interno di una persona non e' divisibile nettamente in varie parti,
bensi' e' come un mare che compone l'insieme della persona.
Il concetto di polarizzare in estremi questa "totalita'" all'interno della persona, separandola in insiemi nettamente distinti,
puo' essere interpretato come la totale negazione dell'io.
Cio' e' dovuto dal fatto che approvare uno degli insiemi comporta la negazione e cancellazione dell'altro.
Quando si vede, sente, o pensa a un qualsiasi concetto, gli elementi polarmente opposti che creiamo per facilitarne
la comprensione non sono totalmente separati, bensi' relativi e reciproci.
Ritengo inoltre che la sfumatura dei limiti di questi elementi opposti possa rendere possibile vedere il se'
nella sua integrita', cioe' il mondo costituito dall'"Io".
Per provocare la sfumatura di questi limiti ho tentato questa ricerca e creazione di espressioni
che confondessero i sensi e invitassero sconcerto.
In passato, l'uomo all'interno della religione creo' il concetto di inferno al fine di dare validita' all'esistenza del paradiso;
Questi concetti misero rapidamente radice nel cuore umano.
L'uomo cerca addirittura, di sua volonta', di vedere il mondo chiamato "Inferno". Perche' esiste questo desiderio?
Perche' esiste un "Inferno" costruito da noi stessi all'interno del nostro Io. Un "Inferno" che ritengo sia nato dalla negazione dell'uomo nei confronti di se' stesso.
Le paure che proviamo ogni giorno sono le ombre delle nostre ansie, che a loro volta costituiscono gli opposti delle nostre speranze.
L'uomo, cercando la salvezza, crede quindi nell'esistenza dell'inferno.
Sin dai tempi antichi l'uomo attribuisce una figura anormale, sovrannaturale, a idoli e divinita', in cui trova l'arcano, l'inspiegabile.
Si puo' anche dire che nell'esistenza della divinita', che deve essere arcana e inspiegabile, l'uomo ha creato il concetto dell'inspiegabile.
Il bizzarro non e' quindi un tratto posseduto solo da mostri o demoni, esistenze da aborrire; anche nei confronti delle divinita'
L'uomo pretende elementi anormali, fuori dall'ordinario.
Dopo il periodo del Rinascimento, che porto' grandi cambiamenti al mondo, l'uomo comincio' ad interessarsi maggiormente
ad elementi anormali non legati alla religione.
Possiamo forse dire che nella storia successiva questo interesse si tramuto' in forte desiderio e persino ossessione.
Nella nostra epoca, infine, il bizzarro e' divenuto un concetto quotidiano.
L'uomo desidera che la propria vita contenga elementi al di fuori della quotidianita'; li persegue, ne sente il bisogno.
Esiste anche nella semplice pubblicita' un mondo di bizzarrie e complessi, avvolto in un velo di "carineria" o "bellezza".
Le pubblicita', che ormai invadono ogni aspetto della nostra vita, originariamente erano influenzate
dal surrealismo, che negli anni '20 vedeva il proprio apice.
Concetti ed opere dotati di stravaganza e fantasia attiravano l'interesse, ed il commerciante
introdusse questo elemento nell'industria.
Prendendo in prestito le parole del romanziere francese Albert Camus (1913-1960), l'estetica del Surrealismo e'
"Opposizione all'assoluto, disobbedienza al totale, distruzione davanti a se', umorismo, credo nell'assurdo".
Si puo' dire che tale estetica si ritrovi nell'era moderna, ricca di non-quotidianita'?
Ritengo personalmente che nell'era moderna non esista piu' lo spirito del surrealismo; che risaltino
i complessi da noi stessi creati, decorati in elementi di bellezza (o meglio, cose considerate belle) e bizzarria
atti a sorprendere le persone.
Ritengo che le cose ritenute necessarie dall'economia del nostro attuale mondo siano le ossessioni.
Ogni pubblicita' in televisione esprime i dettami della societa': "bisogna essere belli", "bisogna essere intelligenti",
"non si puo' restare come si e'", "bisogna diventare una persona ideale".
Ogni persona vive la propria vita con i suoi ideali, e' certo; cio' che personalmente mi sconcerta e' che questi ideali,
che dovrebbero essere gli obiettivi dell'uomo, sono controllati e limitati.
Questo perche' le summenzionate "persone ideali" sono persone ritenute tali dalla societa', e non sempre
coincidono con l'ideale perseguito veramente dall'individuo.
Mi sconcerta inoltre l'attuale supporto da parte delle tecnologie degli eccessi delle persone che
perseguono la bellezza del corpo.
L'uomo dovrebbe sapere dell'innata caducita' del proprio corpo, non compiacendosi di quanto possa essere abbellito.
Tralasciare cuore e spirito, che dovrebbero essere piu' importanti di qualsiasi altra cosa, favorendo
una realizzazione dell'Io che nega l'Io stesso, comporta gravi sofferenze.
Percio' desidero produrre espressioni che facciano sentire fascino, bruttezza e bellezza.
Il cuore umano e' fortemente ambiguo e labile, ma allo stesso tempo non mente su cio' che prova.
Attraverso le opere, voglio spargere fango sulla "camicia" mantenuta candida della moralita' delle persone.
Perche' sulle macchie dei vestiti dell'era in cui le persone erano libere e prive di inibizioni, si trova la mappa che mostra la vera natura dell'uomo.
Riferimenti: "Histoire de l'Insolite" (Romi - edizione Giapponese 2010, traduzione ad opera di Takato Hiromi, editore Heibonsha)